Si sente spesso parlare di truffatori che sempre più spesso prendono di mira le persone anziane: possono presentarsi da soli o in coppia, sono eleganti, cordiali e rassicuranti, possono presentarsi in uniforme, mostrare un tesserino, spacciarsi per forze dell’ordine, per impiegati. Per difendere le persone anziane basta investire un po’ di tempo e allertarli dei rischi che corrono. Continua a leggere per saperne di più.
I truffatori prendono di mira le persone anziane facendo leva su una situazione di paura o preoccupazione per cui la vittima abbassa le difese. Puntano sulla fragilità fisica e sull’insicurezza che nasce quando si fa fatica a capire termini in inglese, riferimenti a nuove tecnologie e tanto altro. Non fanno altro che approfittare di tutti i punti deboli che dell’età avanzata.
Le scuse sono tante: la bolletta non pagata da saldare, il contatore che bisogna sostituire perché quello vecchio può essere pericoloso…ecc.
Una volta carpita la fiducia con un comportamento lineare e pulito, il malintenzionato introduce la paura: a questo punto, purché la situazione si risolva, la vittima è disposta a concedere denaro o beni. Spesso i truffatori sono in due e hanno un complice telefonico. Ecco qualche esempio:
Truffa del finto pacco
Se qualcuno vuole consegnare un pacco a fronte del pagamento di una somma di denaro, è bene verificare che la merce sia stata precedentemente ordinata da figli o parenti, altrimenti potrebbe trattarsi di una truffa. Non ritirate nulla e non consegnate denaro se i destinatari non vi hanno avvisato precedentemente.
Le truffe online
Sono sempre di più gli anziani che usano Internet. La rete può risolvere molti problemi, rappresenta però anche un rischio. Quindi è bene non mettere online dati riservati, in particolare quelli bancari in siti diversi da quello del proprio istituto di credito. Attenzione alle e-mail sospette: non aprirle ed eliminarle immediatamente.
Controllo del denaro
Succede spesso che una persona anziana, poco dopo aver prelevato contanti, venga fermata o raggiunta a casa da qualcuno che si presenta come dipendente dell’agenzia e che dice di dover verificare il numero di serie delle banconote appena ritirate perché potrebbe esserci stato un errore. Quando la vittima consegna i soldi, i truffatori, facendo finta di controllarli, li sostituiscono con banconote fasulle.
Truffa dello specchietto
Si tratta di un trucco che consiste nel far credere al guidatore spesso anziano che la sua macchina abbia involontariamente urtato lo specchietto retrovisore dell’automobile del truffatore (chiaramente già danneggiato). La vittima sentirà il rumore di un colpo secco sulla propria carrozzeria, di solito sulla fiancata (provocato in realtà da una pallina, un bastone, ecc.…) dando l’illusione di un urto. A questo punto, il truffatore chiederà alla vittima di fermarsi per constatare insieme il danno subito e quando la vittima chiederà di fare la constatazione amichevole, il truffatore insisterà per evitare la denuncia all’assicurazione chiedendo una somma in contanti per riparare il danno.
Denunciare per ricominciare
Contro le truffe agli anziani si muovono quotidianamente le forze dell’Ordine, non solo sul campo ma anche con un’opera costante di informazione. Informare è però un compito di tutti: basta investire un po’ di tempo per spiegare a nonni, zii, ma anche ai vicini soli, i rischi che corrono. Se si è vittima di una truffa bisogna denunciare immediatamente.