La Pensione Anticipata Opzione Donna, introdotta nel 2004, ha subito significative modifiche nel corso degli anni.
Con la legge di bilancio 2023, è stata ulteriormente ridimensionata e tale restrizione è stata confermata nel 2024.
L’accesso è limitato alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2023, abbiano accumulato almeno 35 anni di contributi e abbiano compiuto 61 anni di età, ridotti di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due anni.
Al momento della domanda, la lavoratrice deve soddisfare una delle seguenti condizioni:
- Fornire assistenza al coniuge o a un parente convivente con handicap grave da almeno sei mesi.
- Presentare una riduzione della capacità lavorativa superiore al 74%, certificata dalle commissioni per l’invalidità civile.
- Essere licenziata o dipendente da imprese con tavoli di crisi aziendale.
- Le lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese in crisi possono accedere con 59 anni e 35 anni di contributi, indipendentemente dal numero di figli.
La circolare stabilisce inoltre che la pensione non può essere retroattiva prima del 1° febbraio 2024 per le lavoratrici dipendenti e autonome con pensione a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), e del 2 gennaio 2024 per le lavoratrici dipendenti con pensione a carico di forme esclusive dell’AGO.
Per effettuare la domanda servono le credenziali di accesso (SPID o CIE o Carta nazionale dei servizi), così da compilare e inviare la domanda telematica di accesso alla pensione disponibile fra i servizi online, o può essere presentare tramite patronati e altri enti abilitati.
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