Sulle somme del 2016/17 della Carta docente il Miur ha lasciato in sospeso i docenti che fino al 31 agosto 2018 non hanno saputo con certezza quale fosse il destino delle cifre residue.
La normativa, le anticipazioni del Ministero, la risposta del desk service
La normativa infatti (DPCM 28 novembre 2016) assegna al bonus 500 euro, erogato annualmente ai docenti di ruolo delle scuole statali, una durata biennale. Le somme devono cioè essere utilizzate entro il 31 agosto dell’anno scolastico successivo a quello in cui sono state erogate.
Tuttavia, già nel mese di giugno c’era stata la rassicurazione da parte del Ministero di poter spendere le somme anche dopo il 31 agosto, seguito da una risposta del desk service.
Somme sospese
Dal 1° settembre le funzionalità della carta docente sono state sospese. In seguito (non conosciamo ancora la data) sarà accreditato il bonus per l’a.s. 2018/19 e le somme residue degli anni 2016/17 e 2017/18.
Messaggio Miur
Sul sito http://cartadeldocente.istruzione.it è comparso il seguente messaggio
“Si segnala che i portafogli dei docenti già registrati verranno momentaneamente disattivati e gli importi dei buoni prenotati e non spesi verranno annullati d’ufficio ed attribuiti al residuo dell’anno scolastico 2016/2017 e 2017/2018”
Pertanto è arrivata, in via ufficiale, la conferma che il bonus residuo del 2016/17 non verrà perso. A conteggi fatti, il docente troverà nel portafogli, oltre ai 500 euro dell’a.s. 2018/19 anche le eventuali somme residue dell’a.s. 2016/17 e 2017/18. Le somme potranno essere spese in forma cumulativa.
Entro quando spendere la somma del 2016/17
Su questo è pronto ad intervenire il Governo con un emendamento al Milleproroghe che sarà in Aula dall’11 settembre. La possibilità di utilizzare tali somme dovrebbe essere prorogata al 31 dicembre 2018.
Naturalmente, se la data di scadenza sarà confermata, le somme dovranno essere riaccreditate sul portafoglio quanto prima.
La Carta del docente è uno degli argomenti all’ordine del giorno dell’incontro Miur sindacati di oggi.
Fonte Sito Orizzonte Scuola