A cosa serve il ricorso?
In relazione al al Concorso Docenti 2018 – Fase Transitoria (consistente in una prova orale non selettiva), il Consiglio di Stato ha rilevato l’incostituzionalità del Bando concorsuale nella parte in cui riserva la partecipazione ai soli docenti abilitati, considerato che il MIUR non ha mai realmente permesso a tutti gli aspiranti docenti la partecipazione alle procedure abilitanti.
Tale decisione del Giudice amministrativo, a nostro avviso, dovrebbe permettere la partecipazione, seppur con riserva, di tutti i docenti non abilitati, che, allorquando la Corte costituzionale confermi la valutazione del Consiglio di Stato, saranno poi ammessi a pieno titolo.
Pertanto, alla luce di quanto sopra riportato, lo Studio Legale Marone ha avviato le adesioni per la proposizione di un ricorso innanzi al TAR, che sarà avanzato avverso gli elenchi degli ammessi alle prove suppletive al fine di ottenere la Sua ammissione alle medesime prove. Si precisa, al riguardo, che la presente azione, seppur potrebbe essere considerata tardiva per l’impugnativa del Bando concorsuale (pubblicato in data 16.2.2018), costituisce, a nostro avviso, l’unico possibile ricorso per poter richiedere, laddove accolto, l’accesso alle prove concorsuali per coloro che non hanno avanzato ricorso precedentemente.
Quali sono i requisiti?
Possono, quindi, aderire al ricorso tutti gli aspiranti docenti:
Laureati, indipendentemente dall’anno di laurea, privi di abilitazione all’insegnamento;
Diplomati ITP.
Quanto costa il ricorso?
Il costo del ricorso è pari ad euro 150,00 senza ulteriori oneri, e può essere corrisposto a mezzo Bonifico Bancario.