Il profilo del consumatore della società post moderna è delineato da una maggiore razionalità, nonché da un atteggiamento critico in relazione alle costanti scelte di consumo.
L’avvento delle nuove tecnologie ITC ha indirettamente valorizzato il ruolo del consumatore, introducendolo in modo attivo nel processo di valutazione dei servizi e dei prodotti offerti sul mercato.
Un processo che non si presenta come la sintesi tra maggiore scelta e maggiori informazioni sul prodotto da acquistare, ma piuttosto come l’era del consumer empowerment, ovvero un’era nella quale vi è un maggior potere da parte del consumatore, in particolare sulle attività del “Dove, quando e come” procedere all’acquisto del prodotto.
Ed è per tale assunzione di consapevolezza di potere nelle scelte da parte del consumatore che oggi emerge il concetto “dell’empowerment”,delineato per la prima volta nel 1976, da Barbara Solomon nel Saggio “Black empowerment Social Work in Oppressed Communities” in relazione ai primi movimenti di autolegittimazione dei diritti civili negli Stati Uniti.
La grande impresa con la produzione di massa diretta ad un consumatore passivo, è ormai una visione superata dal modello organizzativo dell’impresa network con una produzione invece flessibile e diretta ad un consumatore attivo, che quindi oggi incide sulle scelte di produzione finali.
La creazione da parte di numerosi Brand di “Touch Point” è la risposta alla richiesta di potere dei consumatori in quanto l’ideazione di punti di contatto nel web tra il brand e i clienti, ovvero prima dell’acquisto, durante e post-acquisto, valorizza non solo il ruolo del consumatore ma rafforza e accresce la fiducia nel Brand.
Lo strumento delle recensioni e i numerosi Blog consentono quindi al consumatore di non essere dominato totalmente dalle tecniche di marketing, ma al contrario di condividere esperienze e influenzare le scelte di produzione e distribuzione in relazione alle proprie richieste o bisogni.
E’ quindi ormai evidente come l’attuale realtà del consumer empowerment sia distante dall’interpretazione dell’economia classica marxista, per la considerazione del consumo come un mero atto razionale, con l’unica utilità di arricchire coloro che hanno organizzato la loro produzione e circolazione.
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Fonte Sito: www.casadelconsumatore.it
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