Quando bisogna inviare un ricorso al prefetto e quando al giudice di pace? In entrambi casi non è necessario farsi assistere da un legale. Scopri, grazie a questo articolo, come puoi contestare una multa.Il ricorso al prefetto.
Il ricorso al prefetto si può fare entro 60 giorni dalla notifica di multa. Il ricorso (che è gratuito, escludendo il costo della raccomandata) può essere presentato a mano alla polizia municipale o a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento al comando stesso o all’ufficio del prefetto. Nel caso del ricorso al prefetto, la presenza di chi contesta la multa è facoltativa in udienza.
Se il prefetto respinge il ricorso, emette un’ordinanza con cui decreta il pagamento di una somma non inferiore al doppio della multa. In questo caso, è possibile fare ricorso al giudice di pace che, accolto il ricorso, dispone l’archiviazione degli atti e non bisognerà pagare la multa.
Giudice di pace
Il ricorso deve essere presentato al giudice di pace del luogo in cui è stata verificata la violazione del codice della strada. Il termine per proporre ricorso è di 30 giorni dalla data di ricezione della notifica.
Deve essere depositato presso la cancelleria del giudice di pace personalmente dal ricorrente o da altra persona munita di delega, oppure inviato tramite raccomandata A/R. È obbligatorio indicare il codice fiscale del ricorrente.
Il ricorrente deve inoltre essere presente in udienza.
Bisogna pagare il contributo unificato in base all’importo della multa:
– ricorsi fino a 1033 euro contributo di 43 euro;
– ricorsi da 1033,01 a 1100 euro contributo di 43 euro + spese 27 euro;
– ricorsi da 1100,01 a 5200 euro contributo di 98 euro + spese 27 euro;
– ricorsi da 5200,01 a 15.493,71 euro contributo di 237 euro + spese 27 euro.
Se il giudice respinge il ricorso, applica una multa che può essere uguale o superiore rispetto a quella iniziale. In questo caso, è possibile impugnare la decisione in Tribunale.
Rateizzare le multe
Si può chiedere di rateizzare l’importo di una multa se l’importo è superiore a 200 euro e i soldi riguardano un unico verbale. Inoltre, il richiedente deve avere un reddito annuo imponibile non superiore a 10628,16 euro.
Fonte:
Sito www.casadelconsumatore.it
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