Diploma AFAM – TAR 2018 – Anche per coloro che non hanno presentato la Domanda.
A cosa serve il ricorso?
In relazione alla recente pronuncia del Consiglio di Stato, con cui è stato accolto il ricorso avanzato dallo Studio Legale Marone, è stato riconosciuto il diritto dei docenti Diplomati AFAM, in possesso anche di Diploma Superiore, di essere inseriti nelle Graduatorie di Istituto di Seconda Fascia, attestandone, quindi, l’equiparazione al titolo abilitante all’insegnamento.
Pertanto, in seguito alla pubblicazione del DDG n. 784/2018 in data 14 maggio 2018, che si allega, lo Studio Legale Marone ha avviato le adesioni per la predisposizione di un ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio finalizzato ad ottenere l’inserimento nelle Graduatorie di Istituto di II fascia dei docenti in possesso di Diploma AFAM (sia Vecchio che Nuovo Ordinamento), in possesso anche di Diploma Superiore, anche per coloro che NON HANNO PRESENTATO LA DOMANDA DI INSERIMENTO NELLE GRADUATORIE DI ISTITUTO.
Si precisa che, considerati gli ultimi provvedimenti di diversi Istituti scolastici, possono aderire gli aspiranti docenti, in possesso di Diploma AFAM, anche se NON risultino inseriti nelle Graduatorie di Istituto di III fascia, anche se non abbiano mai svolto incarichi di docenza, e che non abbiano presentato la Domanda di Inserimento nelle Graduatorie di Istituto.
Quali sono i requisiti?
Possono aderire al presente ricorso:
- I docenti in possesso di Diploma AFAM (Vecchio o Nuovo Ordinamento), e Diploma di Istruzione Superiore, già inseriti nelle Graduatorie di Istituto di Terza fascia per il triennio 2017/2020;
- I docenti in possesso di Diploma AFAM (Vecchio o Nuovo Ordinamento), e Diploma di Istruzione Superiore NON inseriti nelle Graduatorie di Istituto di Terza fascia per il triennio 2017/2020.
Inoltre, possono aderire anche quei docenti che abbiano già presentato in passato ricorso innanzi al TAR o al Consiglio di Stato, anche con altri Studi Legali, e che non abbiano ottenuto un provvedimento favorevole, considerato che il presente ricorso è avverso il DDG n. 784/2018, e, pertanto, provvedimento diverso dai precedenti eventualmente impugnati.
Quanto costa il ricorso?
Il costo del ricorso è pari ad euro 140,00 senza ulteriori oneri, e può essere corrisposto a mezzo Bonifico Bancario.