L’ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) si ottiene sulla base di dati mobiliari e immobiliari del contribuente, nonchè su quelli del nucleo familiare, per produrre il relativo valore.
L’ importanza dell’ISEE è data dal fatto che esso permette di inquadrare il reddito delle famiglie e, quindi, accedere ad alcune prestazioni sociali agevolate e sgravi fiscali. Sulla base dell’ISEE sono infatti calcolate le tasse universitarie, il ticket regionale sanitario, le riduzioni delle tariffe del trasporto pubblico, le mense scolastiche, la retta degli asili nido, il Reddito di Cittadinanza e altro ancora.
Per ottenere la propria certificazione ISEE è necessario compilare la DSU- Dichiarazione Sostitutiva Unica- documento contenente le informazioni di carattere reddituale, patrimoniale ed anagrafico necessarie per definire la situazione economica del nucleo familiare.
E’ stato pubblicato in allegato al DM n. 497 del 31 dicembre 2019 del Ministero del Lavoro il nuovo modello della dichiarazione sostitutiva unica (DSU) con le relative istruzioni per richiedere l’ISEE.
Per ottenere l’ISEE bisognerà compilare e presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica, dove saranno presenti tutti quei dati necessari al calcolo del valore ISEE da parte dell’INPS.
Alla Dichiarazione bisognerà quindi allegare:
- documento di identità del richiedente,
- stato di famiglia,
- tessera sanitaria,
- le copie degli estratti del conto corrente al 31 dicembre 2018 (per l’ISEE 2020),
- la giacenza media (sempre dello stesso anno per il 2020),
- la dichiarazione dei redditi dei componenti (attenzione: non quella dell’anno precedente alla dichiarazione, ma di quello ancora prima: se si presenta la dichiarazione nel 2020, si fa riferimento ai redditi del 2018,
- la targa dei veicoli posseduti,
- l’eventuale contratto di affitto o la documentazione relativa al mutuo,
- la visura catastale degli immobili di proprietà,
- ultima certificazione della disabilità o non autosufficienza del richiedente o di un soggetto a carico: requisito, questo, richiesto solo per disabili ed invalidi,
- permesso di soggiorno, da parte di cittadini extracomunitari,
- la sentenza di separazione.
La documentazione della DSU potrebbe variare a seconda dell’ISEE richiesto: c’è l’ISEE “standard”, che serve per quasi tutte le prestazioni, e poi ci sono l’ISEE “socio-sanitario” per l’assistenza ai disabili, l’ISEE “università “per gli studenti che non abitano con i genitori ma non hanno reddito e altri per casi molto specifici.
Una volta presentata la DSU, si dovrà attendere un periodo di tempo variabile, durante il quale la pratica verrà elaborata dall’INPS e i dati forniti verranno confrontati con le banche dati dell’Agenzia delle Entrate. Alla fine di questo procedimento l’ISEE si potrà ritirare e sarà valido.
Dal 2020 si può presentare la DSU in modalità precompilata sempre che il dichiarante venga delegato da ogni componente maggiorenne del nucleo ed ha fornito per questi ultimi gli elementi di riscontro reddituali e patrimoniali.
La DSU in versione non precompilata, va presentata all’Ente che fornisce la prestazione sociale agevolata, o anche al Comune o ad un centro di assistenza fiscale (CAF) o alla sede INPS competente per territorio.
In alternativa il richiedente può anche presentare la dichiarazione, in via telematica, direttamente all’INPS, collegandosi al sito internet www.inps.it.
L’ISEE può essere richiesto presso gli uffici del Comune di residenza, presso i CAF, oppure online, direttamente sul portale dell’INPS. Da quando l’ISEE fu riformato nel 2015, infatti, la DSU può essere compilata e inviata online, accedendo ai servizi dell’INPS. Per farlo è necessario essere in possesso di un codice PIN, oppure avere un’identità SPID -Sistema Pubblico di Identità Digitale- un sistema, cioè, di riconoscimento con il quale si può accedere a una serie di servizi online della pubblica amministrazione con un unico nome utente e un’unica password.
A partire da gennaio 2020 fa il suo debutto anche l’ISEE precompilato: quindi, recandosi sul sito dell’Inps, troveremo la DSU con alcuni dati già compilati, dati che sono il risultato dell’incrocio delle informazioni presenti nelle varie banche dati.
In questo caso l’INPS fornirà le DSU con i dati caricati degli immobili, dei conti correnti e dei redditi dei familiari, attingendo dalle banche dati del Catasto e dell’Anagrafe tributaria, che contiene i dati di tutti i contribuenti italiani (compresi quelli dei loro conti correnti). Anche l’ISEE precompilato potrà essere richiesto tramite il sito dell’INPS, ma è un’opzione aggiuntiva: tutte le altre modalità tradizionali per richiedere l’ISEE rimarranno attive.
Per poter accedere agli sgravi e ai servizi dedicati alla propria fascia di reddito, l’ISEE va aggiornato ogni anno: dal momento in cui si richiede ha validità fino alla fine dell’anno corrente, perciò quello del 2020 si può richiedere a partire da gennaio e avrà validità fino al 31 dicembre 2020.
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